Un destino tessuto tra le ragnatele di spazio e tempo. RECENSIONE: LA MAGA TESSITRICE. LA FIGLIA DEL CIELO. Di Helena Paoli


Ehi Lettore, finalmente rieccoci a parlare un po’ dei libri che ci piacciono. Lo so, lo so, la mia assenza è stata davvero molto lunga, ma il periodo di vacanza è terminato quindi rimbocchiamoci le maniche per parlare di alcune novità.
Per ricominciare in bellezza oggi vi parlo di una delle più fresche uscite di questo 2019 curata da Fanucci editore. Si tratta de "La Maga Tessitrice" primo volume della saga fantasy  intitolata “La Figlia del Cielo” scritta da Helena Paoli. 


LA MAGA TESSITRICE. LA FIGLIA DEL CIELO. VOL. 1
Autore: Helena Paoli
Editore: Fanucci
Genere: Fantasy
Pagine: 368 p., rilegato
Voto:📖📖📖📖🕮
 Dove trovarlo:Qui



🕷Di chi leggeremo: Aspasia ha diciotto anni e conduce un'esistenza tranquilla e solitaria, circondata dai libri e dai silenzi di suo padre. Dopo aver subìto un'aggressione, ha costruito un muro per proteggersi dagli altri, ripiegandosi su sé stessa e sul proprio amore per le parole. Per questo, pur essendo dotata di una vivida immaginazione, la ragazza intuisce il mistero all'origine dell'universo solo quando l'enigma si svela davanti ai suoi occhi: esiste un mondo parallelo, e un giovane dai capelli bianchi, di nome Septimus, è arrivato proprio da lì per reclamarla. Intrecciato con la nostra dimensione, c'è l'Altrove, una realtà governata da miti e magia. Lì, nonostante la reggenza del giovane erede imperiale Hadrianus, un dittatore sanguinario regna incontrastato, mentre infuria una guerra millenaria e un gruppo di donne cerca di mantenere l'ordine. Le chiamano Tessitrici, perché capaci di manipolare i fili di cui è intessuto il cosmo. Aracne, la più temuta fra loro, è morta, nel tentativo di restituire la libertà ai sudditi dell'Impero. E adesso Aspasia deve attraversare il velo fra le dimensioni e destreggiarsi nei difficili equilibri di corte per prendere il posto della famosa Maga Tessitrice perché le somiglia terribilmente e quello sembra essere il suo destino...


[…] la donna senza nome la trattenne. La strinse tra le sue braccia, mentre la vista di Aspasia si tingeva di rosso…
<< Tra poco dovrai essere me>> mormorò, e Aspasia notò che aveva la voce più melodiosa e inquietante che avesse mai udito.

Un destino tessuto tra le ragnatele di spazio e tempo, tanto arcane quanto il mistero dell’Universo stesso. Un destino accennato da incubi, voci melodiose, immagini confuse che strappano la vita di Aspasia al suo mondo gettandola in un altro…sconosciuto.  Altre sono le regole, i valori, le opinioni, le persone.
Questo è solo l’inizio dell’avventura di Aspasia narrataci da Helena Paoli con una scrittura evocativa, carezzevole, ma anche scattante e dinamica quando la vicenda lo richiede. Più volte ha scatenato nella mia mente le vivide immagini di quell’ Altrove, di quell’ Impero che tanto a noi quanto ad Aspasia ricorda l'Antica Roma, con i suoi giochi, il suo Colosseo, e il suo Imperatore dispotico, crudele, violento.
Ad attrarmi non sono state solo le descrizioni di questo mondo familiare eppure estraneo, ma ho apprezzato anche il climax di emozioni che travolge Aspasia, mentre vive ciò che fino a quel momento aveva creduto esistere solo nei libri. Sono sensazioni di stupore, angoscia, paura, curiosità e poi determinazione, che dalla protagonista vengono ad intrecciarsi e a scontrarsi con i dubbi, le necessità, con i doveri e con quei desideri di amore, potere, odio, e di appartenenza a qualcosa o a qualcuno di tutti gli altri personaggi, che diventano principali tanto quanto Sia. In effetti la polifonia caratterizza “La Maga Tessitrice”, ed è una cosa che io personalmente amo nei romanzi, specialmente se sono fantasy, perché in questo modo mi è dato un quadro molto più vasto e vario delle vicende.
Tra i volti e le vite dei personaggi che come pezzi del puzzle ci vengono dati capitolo dopo capitolo, vi è anche la figura di Aracne, la Tessitrice il cui ruolo Aspasia è stata chiamata a ricoprire. È il ruolo di moglie, amante, guaritrice…Maga temuta, e amata.
Sono notevoli i riferimenti ai miti e alle leggende passate, specialmente a quelli dell’Antica Grecia. In effetti le figure delle Tessitrici, le Maghe dell’Altrove, sono donne forti, volitive, e avvolte da un’aura di mistero e misticismo legata ai loro poteri, per cui sono necessarie alla società ma allo stesso tempo allontanate da quest’ultima, perché l’uomo le teme e le relega lontano. Sono dunque figure che personalmente mi hanno ricordato personaggi come Medea, Circe, ma anche altri come Antigone per la volontà e la solidarietà che dimostrano verso l'ordine naturale delle cose, verso loro stesse.
Questa è solo una parte di ciò che Aspasia dovrà affrontare, il suo presente che è anche passato, un passato che apparteneva ad Aracne, a Septimus, ad Hadrianus e che si fa strada nella sua mente con i sogni.

Mi dissero che io ero una delle figlie del cielo. Ma io credevo che fossero tutte storie, che il sole e la luna non avessero un’anima e che il vento soffiasse senza uno scopo. E, soprattutto, che i ragni tessessero le loro tele sui muri, non nel mare del nulla.

A queste due forti figure femminili si affiancano personaggi come Hadrianus, l’erede dell’Imperatore, la cui gioventù è oscurata da due occhi risoluti, <<antichi>>…stanchi. Hadrianus è freddo, calcolatore, crudele alle volte, lui è colui che deve vivere nel presente pensando al futuro, colui che non può guardare al passato e che deve sostenere l’Impero. Hadrianus è l’oscurità contrapposta alla lucentezza di Septimus, suo fratellastro, un bastardo. E poi c'è Aetius, ragazzo sfrontato e ironico che con la sua carismatica personalità ci strappa una risata anche nei momenti in cui tutto sembra degenerare. La sua storia è avvolta tutta nel mistero, ma anche in questo caso è stato emozionante scoprire cosa si celasse dietro la sua coscienza.

Per concludere, è un primo libro con tante potenzialità che mi ha ricordato la mia passione per i miti e la storia, con personaggi poliedrici a cui mi sono affezionata molto tanto da piangere in alcune scene. Personalmente l'unica cosa che mi ha fatto storcere un po' il naso è stata la copertina, però non si può avere sempre tutto. 
📚Lettori fatemi sapere se lo avete già letto, se vi interessa, se lo avete comprato 
Alla prossima 





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