LA CHIMERA DI PRAGA - Gruppo di Lettura. (Tappa dal capitolo 13 al 18 )

Salve lettori, oggi vi parlo della mia tappa nel gruppo di lettura de "La Chimera di Praga", primo libro della trilogia scritta da Laini Taylor.
I capitoli che trattiamo oggi vanno dal tredicesimo al diciottesimo, e sono pieni di colpi di scena, misteri che vengono svelati, e tante, ma tante emozioni per noi e la nostra Karou.


Come vi accennavo nella presentazione del GDL, per me questa non è una rilettura, ma la prima volta che leggo un romanzo di Laini Taylor. Lettori, vi assicuro che il mondo creato dall'autrice non ha nulla di scontato, è pronto a sorprendere con i suoi luoghi e i suoi personaggi. Pensiamo a Sulphurus, e alla sorpresa provata da Karou e da noi che con lei, mentre leggevamo le pagine della tappa precedente, non ci aspettavamo che il Mercante dei Desideri, così austero e emotivamente pacato, potesse dimostrare un lato tanto turbato dalla possibilità di poter perdere Karou. Dalla decisione della ragazza di "riprendersi la sua libertà".



👁Cosa sappiamo fino a qui:
Karou da sempre vive la sua vita tra desideri, scuola, Chimere e domande riguardanti un passato celato da dubbi, e oscurità. Figlia adottiva del Mercante dei Desideri, la nostra protagonista non sa da dove proviene, né da dove siano spuntati gli hamsa, i due occhi scaccia malocchio disegnati su i suoi palmi. Ciononostante, ha sempre amato vivere tra le Chimere, infatti più volte ci narra dolcemente la sua infanzia passata giocando con Sybilis, o ammirando Sulphurus.
Ma è all'età di diciassette anni che questo mondo a cui apparitene, una via di mezzo tra la quotidianità umana e le missioni sanguinarie che compie per la Chimera Sulphurus, si inizierà a sgretolare, permettendo a Karou di capire chi sia, da dove provenga, e di quale libertà possa godere. Un cambiamento che avrà inizio proprio nella piazza principale di Marrakesh, dove l'ultimo portale è stato marchiato dalla mano di Akiva.

Da qui in poi ci saranno spoiler maggiori, riguardanti la nostra tappa: dal capitolo 13 al 18

Karou, che ha sempre desiderato essere amata, far parte di una famiglia, è scossa dalla reazione di Sulphurus, ma decide comunque di recarsi a Jemaa el-Fna, piazza centrale della città di Marrakesh, dove incontrerà il ladro di tombe, IzÎl
Una volta che Karou ha varcato il portale, la Taylor ci fornisce una descrizione dettagliata della vita della città, che al lettore appare caotica, indomabile e ricca di colori.
<<[...] un folle, brulicante carnevale umano: incantatori di serpenti e danzatori, ragazzi con i piedi nudi impolverati, borseggiatori, turisti sventurati e bancarelle che vendevano qualsiasi alimento...>>
Ed è proprio qui che ci viene presentato un nuovo tragico personaggio. Karou lo scorge da lontano, ciò che vede è il profilo di un uomo che, se un tempo era apparso un affascinante medico, dal sorriso affabile nascosto sotto baffi ben curati, ora era un'ombra deforme, abbandonato a sé stesso tra i vicoli di Marrakesh, piegato da un mostro che poggia sulla sua schiena, ma visibile solo nell'ombra proiettata sul terreno.
Lui, pensa Karou, è ciò che restava di Izîl dopo il desiderio proibito che aveva espresso.
La Taylor mette di nuovo al centro una tematica che accomuna molti dei personaggi durante la narrazione, ma in modi differenti: la curiosità!
 Ognuno vuole sapere, desidera sapere, ma non sempre è possibile ottenere delle risposte, specialmente desiderandole.
<< "Non essere curiosi" era una delle regole fondamentali di Sulphurus, e Izîl non l'aveva rispettata. Karou lo compativa, perché lo capiva. Anche in lei la curiosità era un fuoco perverso, e ogni sforzo diretto a spegnerlo non faceva che alimentarlo.>>
 Tra mostruosità e malinconia la conversazione tra i due continua in un caffé, dove il Ladro di tombe fornirà a Karou i denti richiesti dal Mercante. Sono denti consumati, mal tenuti ed estratti dai cadaveri, pratica che era valsa ad Izîl il soprannome di "Ladro di tombe", e qualche misera ricompensa per poter vivere.
Ma è nel pieno della conversazione, proprio quando Izȋl supplicherà Karou di estrarsi un molare, un bruxis secondo il gergo, ed esprimere il desiderio di salvarlo da quella misera condizione, che l'ombra sulla sua schiena, chiamata Razgut, leccherà il collo della ragazza. "Un assaggio" che fa rabbrividire Karou (e anche me!).
Nel mentre, in quello stesso caffé giunge anche Akiva, la cui presenza attira l'attenzione di Razgut che rendendosi visibile scatena il panico, a causa del suo urlare verso il Serafino in una lingua sconosciuta anche a Karou, ma specialmente a causa del suo aspetto orribile.
Ed è proprio qui che l'autrice ci scaraventa addosso un colpo di scena: la lingua parlata dall'ombra deforme è sconosciuta a Karou, ma capita da Akiva, perché si tratta della lingua degli angeli. Razgut la conosce perché un tempo era uno di loro.
<< Loro mi hanno strappato le ali, fratello mio! [...] mi hanno slogato le gambe così ho dovuto strisciare come gli insetti della terra!>> 
Anche qui, si nota un altro dei temi che Laini Taylor riprende più volte: l'abbandono! Provato dal Ladro di tombe, da Razgut e temuto da Karou e da Sulphurus!
L'autrice ci mostra situazioni diverse ma comuni, rendendoci empatici nei confronti dei suoi protagonisti e apparizioni di scena. Questa caratteristica è una delle cose che maggiormente mi fa amare la scrittura di Laini Taylor, che riesce a dare ai suoi personaggi una base stabile, anche con una sola frase.

Ritornando alla vicenda: il Serafino ben presto abbandona il Ladro e il suo Caduto per inseguire Karou che, nonostante il desiderio di restare per osservare meglio Akiva, decide di fuggire seguendo il suo istinto. Deve avvertire Sulphurus del ritorno dei Serafini, anche se lei non ne capisce la pericolosità, sa solo che deve stare lontana dal Malak (Angelo).
Ma Akiva la raggiunge ed inizia lo scontro, la nostra protagonista viene ferita e messa all'angolo nonostante il piano "schiva e scappa". Cerca di proteggersi, ma senza attaccare, perché ipnotizzata dallo sguardo privo di vita di Akiva, così resta a guardarlo.
<<Sembrava impossibile che questo fosse l'attimo finale della sua vita. Inclinò la testa da un lato, esaminando disperatamente quei tratti in cerca di un cenno di ...anima...e allora, lo vide.>>
Questo è il punto di non ritorno! Il momento in cui i miei feels sono scoppiati, il momento in cui tra i due si è creato un legame, lieve ma esistente! Inoltre qui collochiamo un altro colpo di scena: gli hamsa! Gli occhi tatuati sui palmi della protagonista rilasciano un'onda d'urto capace di scaraventare lontano persino il Serafino. Karou ne approfitta e scappa verso il portale, sperando che si apra e che possa così aver salva la vita. Un momento di pura ansia durante la lettura, ma la porta si apre all'ultimo salvando "la figlia del desiderio", e lasciando indietro il Malak.
<<Il suo sguardo era come una miccia accesa che bruciava l'aria fra loro.>>
Ferita, ma finalmente salva, Karou viene medicata da Sybilis e Yasri, sebbene in quel momento avesse voluto Sulphurus accanto, che però ha lasciato vuoto il negozio, e nuovamente Karou all'oscuro del perché, e con due nuovi dubbi: da dove provenivano e a cosa servivano gli hamsa disegnati sulle sue mani?;  
Perché il Mercante dei Desideri aveva lasciato lo studio incustodito?
Stanca di aspettare una risposta che non sarebbe mai arrivata, Karou decide di sfruttare l'ultimo parvix per desiderare che il letto non cigolasse sotto il suo peso mentre si alzava per raggiungere la famosa porta proibita nello studio del Mercante. Così, dolorante e cauta, la ragazza vedrà il portale per l'Altrove per la prima volta socchiuso, e ci entrerà pur sapendo, in questo modo, di aver tradito la fiducia di Sulphurus.
Nel frattempo la scena si sposta nuovamente su Akiva, che è tornato dal Ladro di tombe per ottenere con la forza informazioni riguardanti la ragazza dai capelli blu. Durante la discussione il Serafino deciderà di minacciarlo librandosi in aria, e portano le due figure deformi con sé per porli sulla vetta del minareto più alto della città. Ma Izîl, che da sempre aveva provato simpatia verso Karou, preferirà morire piuttosto che tradirla. Porrà quindi lui stesso fine alla propria vita, gettandosi di sotto e portando con sé Razgut, alla fine del capitolo diciotto.

<<Nel cielo c'erano due lune. Questa era la prima cosa. Due lune. Nessuna delle due era piena. Una era mezzo disco raggiante alto nella volta celeste, l'altra una pallida falce che sorgeva appena a rischiarare la cresta della montagna. Dal paesaggio che illuminavano, capì che si trovava in una vasta fortezza.>>
Il capitolo 17 si apre mostrandoci finalmente ciò che si celava al di là della porta proibita: un altro mondo. Da una delle torri della fortezza Karou vede Sulphurus e Twiga, decide quindi di seguirli lungo una rampa di scale che sembra portare sotto terra. Qui la ragazza si troverà difronte diverse Chimere decedute, e collocate su dei tavoli per tutta la stanza, sarà quando Sulphurus e Twiga si allontaneranno che Karou ne approfitterà per avvicinarsi scoprendo che tutte le Chimere sui tavoli rivolgono i palmi verso l'alto, e come lei hanno su questi disegnati gli hamsa. Prima che però possa chiedersi come?o cosa?, la chimera accanto a lei si sveglia attaccandola. Karou pur di salvarsi, pur sapendo che l'essere scoperta dal Mercante avrebbe comportato delle conseguenze, urla!
Sotto il cielo di Marrakesh troviamo invece Akiva, senza una risposta ma determinato a ritrovare la ragazza che tanto lo ha colpito.


📚Qui finisce la nostra tappa lettori, ma non perdetevi la prossima. Se desiderate partecipare qui c'è il gruppo facebook. Cosa succederà a Karou?, Come la prenderà Sulphurus? Quali saranno le conseguenze?


Vi linko qui sotto gli articoli delle altre due lettrici che con me hanno affrontato questi capitoli sui loro blog! Fateci un salto 💘

La lettrice sulle nuvoleEleonora's reading room

Alla prossima lettori.
ANASTASIA



Commenti

  1. Misteri, domande senza risposta, e difficile fermarsi. Questi capitoli sono un susseguirsi di emozioni. Adoro tutto

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  2. Bellissima questa tappa e tu sei stata fantastica. La curiosità spesso fa male e il primo incontro fra Karou e Akiva, wow

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  3. Contentissima della lettura assieme! Izil mi ha commossa. Queste morti nei libri sono sempre terribili, anche se le vittime sono personaggi minori.
    Akiva per ora mi inquieta per la furia ed il vuoto che si porta dietro. Non invidio Karou nello scontro avuto con lui benché si sia stabilito un legame.

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  4. Bellissima tappa e bellissimi capitoli, mi sto appassionando sempre di più, i misteri sono moltissimi e siamo solo all'inizio! Adoro Akiva, lo so, forse è un po' presto ma mi piace troppo e Karou è un personaggio femminile incredibile. I capitoli su Izil e l'angelo caduto mi hanno molto colpita e inquietata ma aprono delle brecce interessanti sulla storia degli angeli. Sto cominciando a fare supposizioni e questo mi rende pericolosa. ;D

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  5. Bellissima tappa, così come questi capitoli che hanno suscitato grandi emozioni! Non vedo l'ora di andare avanti per scoprire di più

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  6. Tappa e commento davvero molto belli, tante emozioni, spero avremo presto maggiori risposte alle tante domande magari anche sugli angeli caduti, tema intrigante!

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  7. Povero Izil... mi dispiace per lui. Ma invece non ho ancora capito gli angeli caduti che hanno combinato per ridursi così... Vedremo!

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  8. Abbiamo interrotto la lettura sul più bello!
    Karou è in pericolo e Akiva sta cercando, in tutti i modi, di indagare su di lei. Le risposte sembrano ancora lontane ma la curiosità è davvero tanta!

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  9. Ana come sei brava ❤️❤️ Questi capitoli sono stati davvero interessanti, ma non vedo l’ora di leggere i prossimi per capirne di più.

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  10. Tanti interrogativi e misteri da svelare, sempre più intrigante

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  11. Impossibile tirare il fiato: curiosità alle stelle e domande su domande che si affollano. Che meraviglia! Tappa bellissima, complimenti.

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  12. Il primo incontro tra Akiva e Karou è bellissimo, qualcosa di pauroso, pericoloso ma anche elettrizzante, carismatico. Non vedo l'ora di proseguire per trovare le risposte a tutte le domande che sono affiorate in questi capitoli

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  13. Non vedo davvero l'ora di continuare a leggere. Ormai sono drogata di Karou e Akiva!

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  14. Questi capitoli mi hanno preso tanto, più dei precedenti!

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