RECENSIONE - I ROGHI DELLE STREGHE Storia di un olocausto di Alessandra Micheli

Salve lettori, come vi accennavo nell'articolo su "Incantesimi nelle vie della memoria", ho da poco iniziato una piccola collaborazione con la Caravaggio editore, a cui rivolgo i ringraziamenti per avermi fatto scoprire libri davvero interessanti. Tra questi: la raccolta di racconti di Giuseppe Gallato, e il libro di cui tratteremo oggi.
Si tratta di un saggio intitolato  <<I roghi delle streghe, storia di un olocausto>>  scritto da Alessandra Micheli. L'autrice affronta un tema delicato, importante, specialmente nella nostra realtà così avanzata sotto diversi aspetti: il femminismo.


I ROGHI DELLE STREGHE - Storia di un olocausto

Autore: Alessandra Micheli
Editore: Caravaggio editore
GenereSaggio sulla persecuzione delle streghe
Pagine: 54 e-pub
Voto:📖📖📖📕📕
Potete trovarlo Qui




<< Questo libro vuole essere un modo per recuperare tradizioni antiche o, almeno, il loro spirito che attinge agli studi della psicologia junghiana, alla teoria orientale di yin yang e alle cognizioni della Grande Dea, ripresa dai movimenti di Wicca.>>
Con queste parole Alessandra Micheli ci rende chiaro il filo conduttore della sua opera, una strada che noi con lei iniziamo a percorrere non dal primo capitolo, bensì dall'introduzione. La Micheli, infatti, con un breve accenno storico che approfondirà nei capitoli successivi, ci delinea la condizione culturale e sociale delle donne del Trecento e, come il loro essere portatrici di culti, tradizioni e storia che affonda le radici nella medicina, inconsciamente chiamata "magia" in passato, le avesse condannate allo storico sterminio, noto come "i roghi delle streghe", deliberato da organi politici e ecclesiastici che sentivano messa in pericolo la loro autorità civile e spirituale.
Alessandra Micheli si sofferma molto sulla psicologia di coloro che, inumani, per più di tre secoli hanno assassinato milioni di donne sotto la falsa condanna di stregoneria, e individua proprio in questa repressione il rifiuto del femminismo.

<<la donna è considerata l'anello debole della catena sociale [...] ed è questo il problema più profondo della società postmoderna: la voglia sempre più potente di azzittire, mutilare, distruggere e porre al silenzio la donna. [...] si parla di concezioni religiose, si parla di tradizioni culturali ma, entrambe, nascondono il rifiuto e la paura del femminismo >>
Di fatto, ciò che l'autrice pone in evidenza, citando il discorso di Margaret Starbird in merito alla questione, è l'incapacità del sesso maschile di armonizzare tutte le energie derivanti dalla tradizioni, come invece sapeva fare la donna: abile nei riti, nei canti, e nella medicina, capacità che le avevano cucito addosso il titolo di "strega".
Questa mancanza nell'uomo, frustato e arrabbiato, aveva condotto il potere maschile a demonizzare o addirittura a sterminare le stesse radici culturali femminili. Questo pensiero si ripresenterà più volte nella trattazione, definendo come eroe quell'uomo che invece saprà accettare le capacità della donna. Per diversi paragrafi continuiamo quindi su una scia di pensiero che personalmente non mi pone difronte una visione egualitaria tra i due sessi, che non cerca di migliorare( utopicamente) questa lotta di uomo contro donna, ma che invece mi sembra voler porre la donna al di sopra dell'uomo, proprio per il suo passato e le sue conoscenze, di cui sotto certi aspetti ancora avvertiamo la presenza.
Quindi, secondo questa prima trattazione alla base di questi eventi storici vi sarebbe un tentativo di rivendicazione del potere sulla tradizione da parte del "maschio", che da sempre è stato a capo di ogni aspetto della società, e non voleva, anche in questo caso, lasciare che la donna primeggiasse grazie alla sua identità culturale del passato.
Si delineerebbe una costante lotta, nella quale per secoli l'uomo ha riportato vittorie dovute più alla sua forza fisica e politica, piuttosto che ad una forza individuale, come essere umano.
Ma non lasciamoci fuorviare, perché Alessandra Micheli sa che le dinamiche furono anche altre, motivo per cui nelle pagine successive si sofferma sul potere religioso, e su come in un mondo cristiano, credente in un unico Dio, la magia, che si ricollega a più forze e entità della natura, avrebbe rappresentato un ostacolo da debellare e, con essa, coloro che si pensava la praticassero: le donne.
Interessante è l'apertura del primo capitolo: l'esistenza della magia nelle eroine del mito greco, quali Medea, Ecate, Circe e molte altre. Purtroppo avrei preferito che avesse approfondito di più la psicologia alla base di questi personaggi mitici, che secondo me sono l'esempio migliore per capire il perché già in epoca classica considerassero la donna "debole" o "pazza", e di conseguenza più autentica rappresentante della forza della natura, e della stregoneria prorompente.
Vorrei dilungarmi di più, ma in quel caso non sarebbe più una recensione ma un saggio di un saggio ( lol).
Il testo della Micheli è un interessante spunto di riflessione per tutti coloro che desiderino riordinare le idee sul tema del femminismo. L'autrice ne dà un chiaro quadro di sviluppo nella storia, utile per porre a confronto le vicende con altri testi e pensieri. Tutto ciò è stato possibile anche per la prosa dell'autrice, perfetta per questo genere. È semplice, priva di artificiosità lessicali, ma diretta, chiara e consona all'importanza e all'argomento affrontato. Ci permette di seguire chiaramente il filo conduttore da lei scelto, per immergersi nelle cause storiche, politiche e antropologiche di questo olocausto, fino a riemergere nella nostra realtà, comprendendo tutti, o quasi, gli sviluppi del femminismo nella società. Personalmente mi ha portato a riflettere su molti aspetti di questa tematica, sopratutto relativi alla frequente possibilità di ricadere nell'errore di valutazione di un fatto storico e sociale, anche se lo si affronta con le migliori intenzioni.

<<Riesce molto difficile parlare della figura della strega, in modo obiettivo e asettico. Essa fa parte del nostro inconscio, vive nei sogni, nelle pieghe remote della coscienza di noi donne, in quel territorio dell'anima, luogo intimo e inaccessibile dove si conserva tutto ciò che serve da nutrimento per l'anima stessa.>>

📚Lettori, lo consiglio vivamente! Fatemi sapere se lo avete letto, e cosa ne pensate con un commento qui sotto 🠷
Sono curiosa di sapere la vostra
Alla prossima 💕

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