L'importanza della Memoria - IL GIGANTE SEPOLTO di Kazuo Ishiguro




La “Memoria”, Lettori, è un tema di cui molto spesso leggiamo. Sappiamo quanto essa sia fondamentale per l’uomo, infatti scrivere è esso stesso un atto improntato al ricordo. I romani e i greci narravano storie per serbare la memoria del loro popolo, e conducevano battaglie e dispute per arrogarsi una identità attraverso la lettura del passato.
Ma il romanzo di cui vi parlo oggi, ci propone un quesito fondamentale, la cui risposta è tanto semplice quanto complessa: “Ricordare il passato, è sempre positivo?”


🐉Di chi e grazie a chi ci appassioniamo: 
TITOLO: Il Gigante Sepolto
AUTORE: Kazuo Ishiguro
EDITORE: Einaudi
GENERE: Fantasy, Storico
PAGINE: 320
VOTO: 📖📖📖📖📖
Potete trovarlo QUI






Kazuo Ishiguro, premio Nobel per la letteratura nel 2017, con il suo “Il Gigante sepolto” edito da Einaudi nel 2015, ci conduce in una mistica Inghilterra medievale, che dopo decenni di guerre sanguinose tra Britanni e Sassoni gode finalmente della pace, tanto desiderata da re Artù ormai scomparso da tempo.
Ma è proprio in questa atmosfera di pace, in cui Sassoni e Britanni convivono sereni, che i ricordi di un passato tragico, vicino e lontano, vengono oscurati da una nebbia misteriosa. Essa aleggia per tutta la contrada in cui vivono due dei nostri protagonisti, Axl e Beatrice, una coppia di coniugi anziani che deciderà di intraprendere un viaggio per raggiungere il loro figlioletto, che credono si trovi al villaggio vicino. Ma i loro ricordi, seppelliti dalla nebbia dell’oblio,  impediscono a entrambi di ricordare il volto del figlio, o il motivo per il quale il giovane ha lasciato il villaggio, non tornandovi più.

<<…per un istante aveva rivisto se stesso attraversare il lungo corridoio centrale della garenna con un braccio intorno alla spalla di un figlio.[…] Ora però, come appena poco fa quand’era fuori, nulla riusciva a depositarsi dentro la sua mente e più si concentrava, più vaghi risultavano i frammenti di un ricordo.>>

Durante il viaggio in questa terra desolata e povera, Axl e Beatrice  si imbatteranno in creature magiche e deformi, mistiche e leggendarie come i folletti, gli orchi, o un Barcaiolo, il cui ruolo tanto mi ha ricordato il traghettatore di anime, Caronte. 

<<Barcaiolo, ho sentito dire che un uomo e una donna, dopo una vita insieme, se a legarli è stato un amore straordinariamente forte, possono traghettare all’isola senza bisogno di separarsi. Ho sentito che possono godersi il piacere della reciproca presenza, come hanno fatto per tutti gli anni prima. Potrebbe essere vero, barcaiolo? >>

Conosceranno monaci corrotti, il cui martirio sanguinoso pone seri dubbi sulla religione praticata, ma il sentiero accidentato permetterà loro di incontrare anche volti amici, come il guerriero sassone Messer Wistan, mandato dal suo sovrano ad uccidere Querig, il drago. Il giovane Messer Edwin allontanano dal suo villaggio, per il morso di demone che gli marchia il costato, incontreranno Ser Galvano, nipote di re Artù e cavaliere della tavola rotonda, che vive ricordando il passato glorioso del suo re, come fosse l’unica salvezza per sé e il suo cavallo, Orazio.

Sarà grazie a questa compagnia, e ad un perfetto snodarsi dei misteri lungo il loro percorso, che i due anziani coniugi verranno a conoscenza della causa della loro amnesia. Essa è provocata dal drago Querig, dormiente sotto il Cairn del Gigante, il cui respiro è la nebbia dell’oblio che ha obnubilato il passato di Sassoni e Britanni, permettendo loro di vivere in pace, e allontanando una realtà che sarebbe altrimenti sanguinosa, e costellata da incessanti battaglie dominate dalla rabbia dei due popoli.

<<Tu e io abbiamo voluto tanto la fine di Querig, pensando solo ai nostri ricordi preziosi. Ma chi può sapere quali antichi odi si scateneranno sulla terra? >>

Uccidere il drago sembra dunque essere l’unica soluzione, affinché questo grande Gigante sepolto: la memoria, ritorni in superficie, permettendo ai protagonisti di ricordare il passato, ma di rivivere anche antichi sbagli e sentimenti d’odio. Protagonisti, che non sono solo Axl e Beatrice, ma tutti coloro che hanno desiderato dimenticare e ricordare i tempi lontani, e di cui Ishiguro ci permette di approfondire ogni punto di vista. Le diverse voci che caratterizzano il romanzo, permettono all’autore di narrare di vicende e intenti diversi ma giustapposti per poi, come volere del fato, incontrarsi in un unico luogo. Ai pensieri dei personaggi, l’autore alterna occasionalmente le considerazioni del narratore esterno, che permettono un ulteriore approfondimento sotto diversi aspetti. Grazie a questa voce, viene messo in luce quel profondo e significativo rapporto che vi è tra Axl e Beatrice, talmente innamorati l ‘uno dell’altra da suscitare nel lettore un sentimento di malinconia e tenerezza. I due sposi durante tutto il viaggio, renderanno chiaro quale sia il loro timore: scoprire, con il diradarsi della nebbia, episodi spiacevoli della loro vita insieme. Di conseguenza Axl e Beatrice temono di potersi separare, specialmente durante la lettura dell’ultimo capitolo, in cui proprio grazie alla scelta narrativa di affidare la parola ad un terzo narratore, presente sulla scena, il lettore comprenderà la profondità, e l'irreversibilità del momento. 
La scrittura è raffinata, e le espressioni scelte si è piegano all’epoca che Kazuo Ishiguro ha deciso di descrivere, operando strutture metaforiche che permettono di applicare i temi del romanzo alla nostra realtà: le guerre, azioni nefaste compiute per il bene, un amore fedele basato sulla dimenticanza. La narrazione è tutt’altro che pedante o monotona, poiché lo scrittore riesce con capacità ad alternarne una vivace, legata ad avvenimenti dinamici, ad una più pacata legata a momenti di riflessione. Un romanzo tutto da ricordare e rileggere, che mi ha emozionato, sorpreso e spaventato con le sue atmosfere e figure misteriose, che si susseguono durante avventure che cercano di sottolineare come dimenticare, talvolta, sia il giusto o inganno o la buona condanna, che permette di vivere in tranquillità, 
“Il Gigante sepolto” è il primo romanzo che leggo di Ishiguro e, devo ammettere, mi ha conquistata. Sto già andando in libreria per prenderne altri.
📚Voi lettori che ne pensate? Avete già letto qualche sua opera? Ha conquistato anche voi?

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