I AM ALSO A WE: SENSE8 - RECENSIONE



Salve lettori belli, il fatidico giorno è arrivato, sono passati un paio di anni, ma mi sembra ieri il momento in cui ho iniziato Sense8! Mi sembra ieri anche il giorno in cui hanno annunciato che dopo sforzi, petizioni, lacrime e tanti dibattiti, avrebbero realizzato un episodio finale della serie, della durata di 2 ore e 13 bellissimi minuti!

Oggi quel giorno è arrivato, e io sono un insieme sfatto di lacrime, gioia e tristezza. Dopo essermi svegliata, caffè e latte alla mano, ho cliccato play e ho visto il finale definitivo di un telefilm che ha dato tanto al mondo delle serie tv, e a me stessa.

🌟Di chi e grazie a chi ci appassioniamo: Sense8 è una serie televisiva di fantascienza prodotta da Netflix e ideata dalle sorelle Wachowski. La prima stagione, composta da dodici episodi, è andata in onda nel 2015. È stato realizzato anche uno speciale di natale andato in onda nel dicembre 2016. Nel 2017 è stata annunciata la cancellazione della serie a causa delle ingenti somme di denaro che comportava la sua realizzazione, ma in seguito a rimostranze da parte dei fan è stato deciso di realizzare una puntata finale, per dare degna conclusione alla storia.


🌟In che storia ci immergiamo: Otto sconosciuti da diverse parti del mondo sviluppano improvvisamente una reciproco legame psichico. Appartenenti a diverse culture, religioni e orientamenti sessuali, scoprono quindi di essere dei sensate, persone con un avanzato livello di empatia che hanno sviluppato una profonda connessione sensoriale con un ristretto gruppo di loro simili. Mentre cercano di scoprire, disorientati, il significato delle loro percezioni extrasensoriali e iniziano a interagire a distanza tra di loro, un uomo, Jonas, si offre di aiutarli. Allo stesso tempo un'altra enigmatica figura, Whispers, dà loro la caccia, sfruttando la loro stessa abilità, allo scopo di catturarli o ucciderli.

Avventura insolita e avvincente, costruita tassello dopo tassello per poi, mettendo da parte la lente di ingrandimento, guardare il quadro di insieme e avere le risposte desiderate, accompagnate da una colonna sonora suggestiva che alimenta il carattere artistico di questa serie. (anche le orge sono maledettamente artistiche! Quindi ve lo dico: sono stupende, come tutto in questa serie)
Non è un segreto che le Wachowski creino lavori da vero mind blown, per citarvi i più famosi: Matrix o Cloud Atlas, ne sono la prova con le loro trame complesse, costruite su radicati pensieri filosofici e esistenziali. Vien da sé che in certi punti la trama sia quindi un po' lenta, io stessa l'ho avvertito, ma per i più coraggiosi: non fatevi fermare da questa salita, perché il panorama è stupendo e la discesa ancora meglio!
Sense8 appartiene a questo genere di capolavori intricati e pazzeschi, una serie tv che nel suo trattare del legame sensoriale, psichico, riesce ad approfondire la quotidianità nei suoi molteplici aspetti. Certo, parliamo comunque di spionaggio, hacker, super combattenti coreane, e di una capacità di comunicare che il telefono senza fili levate proprio, ma a parte questi dettagli 🤣, i personaggi sono e restano umani. Dobbiamo ricordarci di quando Lito ha avuto il ciclo?
Anche buffamente, sono personaggi che affrontano sensazioni che vengono narrate poeticamente. Ogni volta che Will e Riley, o Wolgang e Kala si guardano e si “sfiorano”, tutto è amplificato. (anche i miei feels da shipper)
È una serie che esalta l’umanità delle cose semplici come un bacio, il cantare insieme o il ballare insieme. "What's Up" è ormai una canzone iconica, che nella serie acquista il significato di inno di realizzazione, di gioia e liberazione.
Sense8 è pura poesia! Con la sua fantastica regia, fotografia, sceneggiatura tocca gli spettatori parlando di tematiche importanti che si affiancano tra loro, grazie al legame sensoriale dei nostri Sense8. Ci viene narrato di conflitti e di come essi veicolino gli errori, o le più piccole sensazioni provocate dalle imperfezioni e dai piccoli gesti. 
Fondamentale per la serie è trattare della diversità e dell’identità, che molto spesso sono concetti vittime di pregiudizi storici e sociali. Sono pregiudizi che piegano l’uomo per la paura, o gli danno coraggio per far valere il proprio IO. L’indagare sé stessi permette ai nostri cari personaggi di capire che strada intraprendere, e di porsi la costante domanda: "Chi sono io?" 

Per lungo tempo ho avuto paura di essere quella che sono perché i miei genitori mi avevano convinta che c'è qualcosa di sbagliato in una persona come me. Qualcosa di offensivo, qualcosa da evitare.[...]. Avevo paura di questa parata perché desideravo davvero tanto poterne far parte. Così oggi marcerò per quella parte di me che aveva troppa paura per marciare e per quelli che non possono farlo, per le persone che vivono come ho vissuto io. Oggi marcerò per ricordare che non sono un io e basta, ma che sono anche un "noi"
Ma tutto ciò non lo impariamo solo dai nostri otto protagonisti, ma anche dalle persone a loro vicine. Non possiamo dimenticarci di Amanita, donna scaltra, carismatica e capace di bruciare un ospedale pur di salvare la sua Nomi. Ecco, ciò che ho amato è che sebbene Amanita, o Hernando, non fossero dei Sense8 era come se facessero parte della cerchia, come se anche loro fossero in simbiosi, e in effetti lo erano credendo in chi, psichicamente, era legato agli altri. Un credo che prima di ogni altra cosa nasce dall'amore e dalla fiducia, altri due temi fondamentali da cui si ramificano gli altri. Amare è credere, in chi siamo e in chi ci ama a sua volta. Sense8 ci insegna che l’amore e la fiducia sono qualcosa di fragile, ma anche di puro e libero, specialmente quando capiamo chi amare e come amare. 

Le Wachoswki hanno dato la loro visione della realtà, ed essa è libertà, è molteplicità, è caos, in cui elementi diversi per carattere, vizi, morale, sesso, nazionalità si mescolano e, come acquerelli su una tela, creano capolavori.
Questa serie tv ci insegna che siamo tutti Sense8, che possiamo vivere essendo orgogliosi di chi diventiamo, di come evolviamo mandando a quel paese ogni bisbiglio, ogni sguardo di accusa, ogni presa in giro che ci viene rivolta.
Questo telefilm è stato un bel viaggio che adesso è giunto a destinazione, ma penso che sia rimasto nel cuore di molti!

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