Un po' di magia è quel che ci vuole. Carry On - Rainbow Rowell

SETTIMANA PENOSA, LIBRO STUPENDO. VI È MAI CAPITATO?
Oggi vi parlo di un libro meraviglioso che mi ha accompagnato durante una settimana di raffreddore e influenza. Si tratta di Carry On, un romanzo fantasy e young adult, scritto da Rainbow Rowell e pubblicato in Italia da edizioni Piemme


🌠Di chi e grazie a chi ci appassioniamo
Titolo: Carry On 
Autore: Rainbow Rowell.
Genere: Fantasy, Young Adult
Editore: Piemme
Pagine: 540  
VOTO: 📖📖📖📖
Potete trovarlo Qui 








🌠In che avventura ci immergiamo: Simon Snow è il peggior prescelto di sempre. Almeno questo è ciò che il suo compagno di stanza, Baz, afferma. E Baz potrebbe anche essere un vampiro e un nemico,  e un completo idiota, ma con ogni probabilità ha ragione. La metà del tempo infatti Simon non riesce neppure a far funzionare la sua bacchetta, e nell’altra metà manda a fuoco qualcosa non riuscendo a controllare il suo potere. Il suo mentore lo evita, la sua ragazza lo ha lasciato, e un mostro con il suo aspetto si aggira per la Watford, scuola di magia in cui frequenta il settimo e ultimo anno. È questo clima di mistero e magia in cui ci immergiamo, per scoprire contro chi Simon dovrà confrontarsi, le scelte che dovrà compiere, e a cosa e a chi dovrà rinunciare per andare avanti, e portare a termine il suo destino.
             
              <<Magic separates us from the world. Let  nothing separate us from each other>> 



Apro il discorso con un premessa: questo non è un romanzo come tutti gli altri. Per quanto possa sembrare a sé stante e slegato dagli altri scritti della Rowell, è in realtà connesso ad uno di questi in particolare: Fangirl.
Simon e Baz nascono infatti come personaggi di una fan-fiction scritta dalla protagonista di Fangirl, romanzo pubblicato da Rainbow Rowell nel 2013. Carry On è puro divertimento per l'autrice, che ha voluto esplorare nel dettaglio le vite e i pensieri di Simon e Baz, scrivendo di loro in un altro libro destinato ad essere nominato besteseller dallo stesso New York Times.
È già passata qualche settimana da quando ho letto, girato e chiuso l’ultima pagina di questa avventura, ma la mia mente vaga ancora tra le sue pagine, e ancora ricopio sulla mia agendina molti passi. Ho già accennato alla triste condizione in cui mi trovavo, eppure, nonostante il naso gocciolante, questo romanzo  mi metteva sempre di buon umore.
L'incontro tra me e Carry On









Perché mi ha coinvolto così tanto? 
In effetti ad una prima lettura la trama appare abbastanza lineare, ma è nutrita da eventi perfettamente concatenati che permettono di risolvere i misteri cardine della storia, senza che si perdano passaggi durante la strada. Questa semplicità non deve però fuorviare, poiché è legata a qualcosa di più complesso che a mio parere rappresenta la vera impalcatura del libro, sennonché la motivazione principale per cui l’ho tanto apprezzato. Sto parlando della profondità dei personaggi, talmente curata da farmi credere di conoscerli da una vita, come se ci fossero stati altri capitoli prima di questo unico libro. I pensieri di Simon, così come quelli di Penelope e di Baz (gosh Baz, ci arrivo subito a lui, n’attimino) e di altri personaggi, mi hanno reso parte di quel mondo. Per farvi un esempio (no Spoiler): il libro si apre con un'atmosfera ordinaria (per quanto ordinario sia frequentare una scuola di magia), fatta di battute e di situazioni adolescenziali, persino qualche doppio senso nelle formule degli incantesimi (Candela al vento […] si può usare anche per aumentare la propria resistenza. Sì, in quel senso lì.). Eppure questa atmosfera così serena può mutare in un rigo o in una frase, assecondando l'umore e i pensieri di chi regge le redini della narrazione.
<<Tu sei ancora Simon Snow. Sei ancora l'eroe di questa storia...>>
Simon è un protagonista maschile pazzesco, mi ha divertito e angosciato con i suoi stessi dubbi: quando cercava di interagire con Agatha dopo la rottura, o con Baz ogni volta che i loro sguardi si incrociavano. Mi ha emozionato e causato brividi ogni volta che rilasciava il suo potere, e il respiro si fermava mentre le fiamme, portavoce delle sue emozioni, divampavano rischiando di ferire chi gli era accanto. Ogni volta che ignorava i suoi sentimenti nascondendoli dietro odio e inimicizia (sebbene ormai fosse lampante cosa provasse, solo lui non lo capiva).
Simon desidera capire il suo ruolo e il suo scopo nel mondo, e il suo mondo è la Watford, che più di ogni altra cosa considera la propria casa e famiglia. Come tutti gli adolescenti crede di sapere ciò che vuole, crede di aver capito ciò che lo circonda, ma sarà proprio durante l'avventura in cui viene trascinato che osserverà sotto una nuova prospettiva le azioni di chi da sempre ha avuto vicino. 
In questo romanzo polifonico ognuno dei personaggi si presenta e descrive da solo, con le proprie azioni e con i propri pensieri, sebbene tale molteplicità comporti per alcune figure, l'essere posti un po' ai margini della vicenda. Si badi però che ciò non implica il loro completo abbandono, poiché saranno, tanto quanto i protagonisti, cruciali per la risoluzione dei misteri della trama. Ad affiancare Baz e Simon ci sarà infatti Penelope, ragazza spigliata, capace con gli incantesimi e sempre pronta a tirar fuori dai guai i suoi amici. Come dire, è l'Hermione della situazione. Persino Baz riuscirà ad apprezzarla deponendo l'ascia di guerra.
Baz è il co-protagonista maschile, ed è tanto interessante quanto Simon se non di più.
Può apparire coraggioso, e in uno schiocco di dita tremare dal terrore e dall’insicurezza. È impavido e adulto in un momento, come se fosse cresciuto troppo in fretta, ma può anche essere spezzato dalla forza degli avvenimenti. Come Simon anche lui è combattuto sentimentalmente, e come Penelope anche lui è così intelligente da giungere alla conclusione, e portare il peso della verità sulle proprie spalle.
I personaggi di questa storia, così come la storia stessa, sono luce e tenebra in continuo scontro e collaborazione, e Baz e Simon ne sono la prova lampante. Questa prova si concretizza proprio nelle parole di Baz, che dovrebbe rappresentare la parte oscura del duo. Lui teme di essere accecato e
distrutto dalla luce di Simon, sebbene allo stesso tempo ne sia attratto come Icaro è attratto dal Sole.
  <<Tu eri il sole, e prima o poi io ti sarei finito addosso. Mi svegliavo ogni mattina e pensavo: "Finirà tutto in fiamme">> 
È una lettura che mi ha sorpreso nel migliore dei modi: contraddicendo e distruggendo le mie teorie sul finale, ponendomi davanti a scelte, e ad atteggiamenti umani cuciti su personaggi immersi in un mondo magico, che con l'umano sembra aver così poco in comune. È un libro che narra delle sconfitte e delle conquiste di chi sa che la vita è una storia da dover e voler vivere. Una lettura scorrevole, certo, ma straordinariamente coinvolgente. 


Commenti

  1. Ana ♡ che bello leggere la tua opinione! Devo recuperare questo libro al più presto!

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